Coraggio e voglia di ricominciare. Sono proprio queste le caratteristiche di Harry Parker. Arruolatosi a ventitré anni nell’esercito britannico, ha prestato servizio col grado di capitano nel 2007 in Iraq e nel 2009 in Afghanistan, dove sfortunatamente ha perso entrambe le gambe in seguito all’esplosione di un ordigno. Trova subito la forza di descrivere ciò che ha visto e ciò che ha provato con un racconto scorrevole e alternativo.
Anatomia di un soldato è tutt’altro che un testo banale. A raccontare le vicende non è Harry Parker, bensì diversi oggetti che hanno preso parte alle scene narrate. Per farvi capire meglio di cosa sto parlando, riporto qui parte del primo capitolo:
Come avrete capito a narrare il primo capitolo è il laccio emostatico che ha fermato l’uscita del sangue al nostro soldato durante le prime operazioni di salvataggio. Altro elemento alternativo della narrazione di Parker è sicuramente la narrazione; i capitoli non si susseguono temporalmente, e infatti fabula e intreccio non coincidono.
Ecco un breve prospetto dei personaggi principali. Tom Barnes, giovane capitano dell’esercito britannico in Afghanistan, che durante una missione perde le gambe a causa di un ordigno improvvisato; Latif, un ragazzo che milita nelle file degli insurgents; Faridun, amico d’infanzia di Latif che cerca di vivere in tranquillità. Oggetti, luoghi, piccoli dettagli ci narreranno queste storie che pian piano si intrecciano in un unico dramma eterno della guerra. Un grande miscuglio di informazioni che ci raccontano il potere della speranza e dell’anima che punta a conservare la persona. Una storia dettagliata sotto tutti i punti di vista; un grande racconto di narrativa storica che emozionerà tutti gli appassionati del mondo militare.