Medic! Procedure di primo soccorso sul campo di battaglia (con mod ACE)

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2020

…sono stato colpito, sangue, buio, visione offuscata…ed ora?

…l’operatore che era accanto a me è steso a terra ferito…ed ora?

Cosa fare e cosa non fare nel soccorso immediato

Chi fa milsim accurata, come facciamo nei 9GU, sa che, oltre a sparare, ci sono altre attività che fanno di ogni operatore un ingranaggio del meccanismo atto a far funzionare la squadra in modo che si raggiungano gli obiettivi prefissati. Tutti sono ansiosi di imparare l’uso di armi e mezzi corazzati, per essere ben pronti al combattimento. Non molti, però, si soffermano sul fatto che combattere ha anche come obiettivo restare al servizio della squadra, non diventare un peso per quest’ultima e quindi, in pratica… non farsi colpire. Naturalmente questo non può essere sempre evitato per cui l’operatore ferito deve necessariamente seguire alcune procedure utili a ridurre i tempi della sua temporanea disabilità (solo su ArmA) e l’impatto di questa sul resto della squadra. Esistono procedure di comportamento per minimizzare le conseguenze di tale evento sull’operatività della squadra e per un più veloce reinserimento ai compiti assegnati.

Prima di affrontare l’argomento è bene però chiarire un concetto di fondamentale importanza:

Prima di trattare ferite vostre o di altri operatori accertatevi che la zona sia e resti sicura; questo non significa ritenere che i nemici siano scomparsi o che l’obiettivo sia stato raggiunto, ma vuol dire accertarsi che il vostro agire non metta gli altri in pericolo. Immaginate cosa può succedere se il vostro compito è coprire un fianco e mentre voi siete intenti a  bendarvi o a soccorrere un altro operatore, appaiano improvvisamente degli ostili: mentre voi state medicando (voi stessi o un altro operatore), questi vi ingaggiano ed abbattono voi ed i vostri ignari colleghi che pensavano che la zona fosse presidiata…. ragionate, valutate e non fatevi prendere dalla smania di curare le vostre o altrui ferite.

Procedure sanitarie per operatore non medico

Per prima cosa definiamo le operazioni di soccorso che possono essere fatte, utilizzando il sistema medico avanzato della mod ACE:

  • Interventi su altri operatori feriti;
  • Interventi su se stessi.

Intervenire su altri operatori feriti

Per prima cosa, ribadiamo che l’operatore non medico ha come primo compito quello di combattere e che l’azione in corso (difesa, raggiungimento di un punto od altro indicato dal TL) non va mai interrotta. Questo è fondamentale per mantenere un atteggiamento corretto nel caso in cui attorno a noi alcuni operatori vengano feriti.

In caso di presenza di feriti con perdita di conoscenza la procedura da seguire per il non medico è la seguente:

  • Continuare a fronteggiare il nemico, cercando di rendere la zona sicura;
  • Informare il TL e la squadra che abbiamo un operatore (numero /nome) a terra ed indicarne la posizione;
  • Attendere eventuali istruzioni da parte del medico sul trasporto del ferito in zona arretrata, da effettuarsi solo su richiesta del TL/medico e SOLO dopo aver reso la zona sicura, anche con lancio di granate fumogene;
  • Una volta consegnato il ferito al medico  potete tornare al vostro compito principale, a meno che, in particolari circostanze, il medico non chieda il vostro aiuto. Questo si deve comunque limitare ad applicare bendaggi. In nessun caso dovete somministrare farmaci in presenza del medico, questo è un suo compito esclusivo;
  • Qualora il medico non potesse intervenire subito, dopo aver valutato la sicurezza della posizione, potete effettuare un primo intervento sul ferito, prima di tutto applicando lacci emostatici sugli arti feriti per bloccare perdite di sangue, poi bendandolo; stabilizzato il paziente, (ferite tutte blu) non vi resta che attendere l’arrivo del medico o trasportare il ferito alla zona medica a secondo delle esigenze.
Interventi di primo soccorso in un edificio appena catturato al nemico. Un operatore fa sicurezza e sorveglia sempre le possibili entrate al complesso (foto Opponentsilver)

Intervenire su sé stessi

Quando si è feriti ed ancora coscienti o rinvenuti da una breve perdita di sensi, ancora una volta, valutare la situazione di sicurezza; vale quanto detto sopra, se le condizioni lo permettono portarsi in zona sicura ed in ogni caso avvertire  a voce o via radio che siete feriti indicando numero/nome. Non chiamare immediatamente “medico!!” come si vede nei films, ma:

Valutare le ferite,  quante sono e quanto stanno sanguinando; eliminare il dolore, se presente, iniettandosi morfina;

Usare immediatamente i lacci emostatici sugli arti per ridurre al minimo le perdite di sangue;

Cominciare a bendare le ferite fino ad arrestare il flusso di sangue (ferite tutte blu).                                                                                            

A questo punto dovete fare un’altra valutazione:

  1. Se la squadra è in movimento o ha necessità di muoversi e voi siete in grado di camminare, non bloccate la squadra pretendendo di essere curati immediatamente dal medico. Se vi siete bendati accuratamente siete in grado di agire per una buona quantità di tempo (quasi sempre superiore almeno a 5-10 minuti prima che le ferite ricomincino a sanguinare). Seguite quindi le indicazioni del TL e solo nel momento in cui la squadra potrà fermarsi in sicurezza cercate il medico per farvi suturare le ferite ed applicare eventuali splint;
  2. Se la squadra è ferma e la situazione lo permette cercate/contattate il medico dichiarando il vostro stato.

Ricordatevi che il medico non deve venire a cercare voi, ma deve rimanere in posizione sicura dove allestisce un punto medico, siete voi che dovete andarlo a cercare, sempre che la situazione vi consenta di abbandonare il vostro posto.

Tipologie di bendaggio e loro utilizzo

Dotazioni di primo soccorso di un operatore non medico

Quello che vedete nella immagine è il loadout medico di ogni operatore non sanitario nei 9GU. Non tratteremo qui tutti i tipi di bendaggio e tutte le caratteristiche, ma daremo solo indicazioni di massima su quelli disponibili per il loro corretto utilizzo sul campo.

In linea di massima, per quanto riguarda l’efficienza di bendaggio, l’elastico è sempre preferibile; segue come efficienza il packing (compressivo) e, meno efficiente di tutti, il QuickClot (polvere emostatica).

Per quanto riguarda la possibilità di riapertura delle ferite sicuramente si riaprono più tardi usando il QuickClot; il compressivo risulta migliore dell’elastico, anche se i tempi non sono molto diversi.

Tipologie comuni di trattamento

A titolo di esempio, presentiamo alcuni tipi di trattamento:

Quando si debbono trattare le proprie ferite, è bene analizzare la situazione che stiamo per affrontare in modo da adattare l’intervento. In particolare, dobbiamo valutare se le nostre ferite verranno curate e suturate a breve, se abbiamo un medico disponibile, se dovremo percorrere lunghe distanze prima di essere trattati dal medico e così via. Tutto ciò sempre tenendo presente il numero di bende che abbiamo a disposizione.

Esempio pratico: una large velocity wound (ferita da proiettile ad alta velocità, tipica ferita da fucile):

  1. Uso un bendaggio elastico; userò una sola benda, e so che la ferita si riaprirà in media tra 1min e 20 sec e 3 min e 30 sec 
  2. Uso un packing bandage (compressivo); userò una sola benda, e so che la ferita si riaprirà in tempi più lunghi in media dagli 8 ai 33 minuti
  3. Uso un quick clot: occorreranno almeno 2 bende per fermare il sangue e so che si riaprirà in tempi molto più lunghi rispetto alle altre.

Solitamente il loadout ci permette di non avere eccessive preoccupazioni in quanto le bende sono in numero sufficiente rispetto alla lunghezza delle missioni, ma…l’imprevisto è sempre dietro la siepe/palma/duna, a seconda dello scenario che stiamo giocando, quindi… stay Generic!